Cosa vedere in Valdera | Viaggio sostenibile in Toscana con Askoll

 In Italia, Toscana

valdera toscanaSecondo voi è possibile fare un viaggio 100% ecologico? Vi spoileriamo subito che la risposta è affermativa, assolutamente si! 

Da sempre siamo molto sensibili al tema della sostenibilità e cerchiamo giorno dopo giorno di adottare comportamenti consapevoli per rispettare sempre più il nostro pianeta. Questa volta però, abbiamo voluto esagerare e metterci alla prova: abbiamo organizzato un viaggio totalmente green in cui tutto, dall’alloggio al mezzo di trasporto, fosse sostenibile.

Come meta del nostro viaggio, abbiamo scelto la Valdera, nel cuore della Toscana. Quest’area è caratterizzata da paesaggi rurali costellati da borghi medievali e castelli. Dolcissime colline, corsi d’acqua limpida, ulivi, vigneti e antichi casolari rendono questa zona della Toscana davvero autentica e caratteristica. 

Siete pronti a montare in sella con noi e a seguire il nostro diario di viaggio? 

mezzo di trasporto sostenibile: scooter elettrico Askoll es3 evolution

Toscana ValderaIl nostro mezzo di trasporto sostenibile e, nostro inseparabile compagno di viaggio, è stato uno scoter elettrico Askoll eS3 EVOlution. Tutti gli scooter Askoll sono esclusivamente elettrici, per utilizzarli non occorre benzina e quindi permettono di spostarsi senza inquinare. 

Le due batterie che contine al suo interno garantiscono allo scooter un’ autonomia di circa 70 km e permettono di raggiunge una velocità massima di 67 km/h.

Come si ricaricano le sue batterie? Basta caricarle direttamente dallo scooter oppure estrarle dal vano sotto sella e collegarle alla presa della corrente. Per ricaricare al 100% una batteria completamente scarica occorrono dalle 3 alle 4 ore. Per questo motivo, durante il nostro viaggio per stare senza pensieri, le mettevamo a ricaricare a fine giornata, prima di andare a letto. 

GIORNO 1: il borgo MEDIEVALE di lari

Salame alla ciliegia Lari toscanaIl primo giorno di viaggio in sella al nostro scooter siamo andati alla scoperta del borgo medievale di Lari che si trova a soli 30km da Pisa. Dopo aver fatto colazione in agriturismo, con le batterie dello scooter cariche al 100%, siamo montati in sella e siamo partiti. Lungo il tragitto abbiamo attraversato bellissime stradine panoramiche circondate da verdi colline e, ci siamo goduti l’aria frizzantina dei giorni di maggio. 

Dopo circa 20 km e dopo un’oretta di strada, abbiamo raggiunto Lari verso l’ora di pranzo.

Abbiamo perlustrato velocemente il paese per cercare un posticino dove poter mangiare qualcosa al volo prima di iniziare la visita vera e propria. Dopo pochi minuti ha attirato la nostra attenzione La Bottega di Canfreo, un locale storico nel centro di Lari con tanti bei tavolini all’aperto. Qui abbiamo assaggiato stuzzichini, bruschette al tartufo, formaggi e salumi locali strepitosi! Tra questi, non potete perdervi il prodotto tipico del paese per eccellenza: il salame alla ciliegia. Una bontà davvero delicata, da provare per forza! Una volta terminato di gustare tutte queste prelibatezze, abbiamo scoperto dalla proprietaria che sotto al locale c’è una grotta dove viene stagionato il formaggio 3 latti. Inutile dire che siamo andati subito a curiosare e abbiamo notato che il soffitto della cantina era fatto tutto di sabbia e qua e là si intravedevano ancora delle conchiglie. Infatti, dovete sapere che in questa zona dell’entroterra toscano, una volta c’era il mare. 

Pastificio Martelli LariDopo la visita alla grotta e dopo aver assaggiato anche il liquore alla ciliegia, ci siamo fatti un giro in paese e siamo finiti in Via dei Pastifici. Lari, oltre ad essere famosa per il suo salame alla ciliegia, è nota anche per la sua pasta prodotta al Pastificio Martelli

Passeggiando siamo stati attirati dal profumo di farina e abbiamo infilato le nostre teste nella bottega. Siamo stati subito accolti dai proprietari che ci hanno raccontato la storia del pastificio e ci hanno fatto fare un giro per farci scoprire le varie fasi di produzione della loro pasta pregiatissima. 

La lavorazione della pasta Martelli è caratterizzata da procedimenti artigianali lenti, infatti quello che un pastificio industriale fa in 5 ore, qui viene fatto in un anno intero. In più, vengono scelti esclusivamente grani duri locali. La semola unendosi all’acqua fredda, crea un impasto unico che viene trafilato a bronzo e, questo procedimento rende la pasta più ruvida quindi in grado di “catturare” maggiormente i sughi. Garantiamo, una vera delizia!

Collocato esattamente al centro del paese, svetta il simbolo di Lari: il suo Castello dei Vicari. Dopo aver percorso una lunga scalinata si sale fino alle mura del castello. Vista l’ora, noi abbiamo saltato la visita al suo interno e ci siamo limitati a fare il giro delle mura. Che spettacolo da lassù, un panorama splendido su tutto il borgo e sui colli circostanti. 

Con gli occhi pieni di bellezza ci siamo diretti verso il nostro scooter e dopo circa 45 km percorsi e la batteria al 30% abbiamo raggiunto l’agriturismo, abbiamo cenato e abbiamo studiato la tappa successiva del nostro viaggio green.

giorno 2: peccioli e la sua discarica

Peccioli ToscanaIl secondo giorno di questo viaggio green è iniziato con un bel sole! Dopo una veloce colazione al bar, siamo montati sul nostro scooter elettrico e abbiamo raggiunto Peccioli, un piccolo borgo in provincia di Pisa

Peccioli si trova nelle campagne della Valdera, immerso in un bellissimo paesaggio rurale, questo paesino rappresenta per noi la Toscana più autentica. 

Anche la visita di Peccioli è iniziata mangiando! Ci siamo fermati alla storica Pasticceria Ferretti. Non fatevi ingannare dal nome, questo posto è perfetto anche per mangiare piatti gustosissimi preparati con prodotti locali biologici. Ci siamo lasciati deliziare dall’antipasto “I sassi dell’Era”: dei sassi roventi su cui erano adagiati dei saccottini di pasta sfoglia e una buonissima tartare di Fassona. Abbiamo preso poi due primi, dei ravioli e dei troccoli, preparati rigorosamente con pasta fresca fatta in casa. 

Dopo pranzo ci siamo diretti nella centralissima Piazza del Popolo, piena di locali e tavolini all’aperto, poi abbiamo visitato la Chiesa del Verano. Il borgo di Peccioli è caratterizzato da vicoli stretti, scalinate e balconi fioriti. Vi consigliamo di passeggiare perdendovi tra queste stradine, seguendo il vostro istinto. Troverete ad ogni angolo bellissimi scorci e panorami suggestivi sui tetti del paese. 

La nostra visita di Peccioli non è finita qui! A pochi chilometri da questo borgo infatti, c’è una discarica che ha un importante primato: dallo smaltimento dei suoi rifiuti genera preziosa energia rinnovabile. 

Nei pressi della discarica e poco lontano da Peccioli, si possono trovare le statue di enormi giganti che emergono dalla terra, molto carine per scattare una foto!  

giorno 3: a zonzo tra camugliano e pontedera

 borghi toscaniIl terzo giorno del nostro viaggio sostenibile ci siamo svegliati con un pallino in testa: quello di raggiungere un luogo stupendo che abbiamo adocchiato lungo il tragitto nei giorni precedenti. 

Siamo montati sul nostro Askoll e ci siamo diretti quindi verso la scenografica chiesetta di San Pierino di Camugliano.

Per raggiungerla dobbiamo confessarvi che ci siamo persi più volte ma è stato proprio perdendoci che abbiamo scoperto paesaggi splendidi. File di cipressi, colline di grano dorato costellate da balle di fieno, stradine bianche sterrate che si snodavano tra i boschi. Ragazzi, che meraviglia questi panorami toscani!

Dopo aver macinato un bel po’ di chilometri, finalmente eccola lì: una chiesetta piccola piccola, circondata da 4 cipressi. Come in ogni viaggio però, gli inconvenienti non mancano mai. Purtroppo abbiamo scoperto che da un po’ di tempo la chiesa non è più visitabile perché si trova sul suolo di una proprietà privata circondato da un cancello.

scooter elettricoAhi noi, abbiamo potuto ammirarla solamente da lontano. Abbiamo avuto però il piacere di fermarci a scambiare due chiacchere con alcuni abitanti del luogo che ci hanno raccontato che la chiesetta è ormai abbandonata da anni e che nei suoi paraggi si trovano ancora delle ossa perché in origine era un antico cimitero. Che storia affascinante!

Siamo rimontati in sella e abbiamo deciso di goderci la fine della giornata, gironzolando un po’ senza meta, o come si usa dire, un po’ a sentimento. Ci siamo lasciati guidare dal vento e dal nostro scooter. I panorami di cui vi parlavamo prima, al tramonto sono diventati ancora più belli. Per caso, abbiamo raggiunto poi una collina piena di pale eoliche. Ci siamo scattati una foto e abbiamo sorriso, “non potevamo trovare un luogo più azzeccato per il nostro viaggio ecologico”!

La giornata è terminata così, con una bella sensazione di libertà e con un pensiero per la testa: spesso è proprio quando si viaggia senza una meta che si scoprono i luoghi più belli.

giorno 4: san miniato e montecastello

San Miniato ToscanaAbbiamo voluto dedicare l’ultimo giorno del nostro viaggio alla visita di due bellissimi borghi: San Miniato e Montecastello

Dopo aver percorso circa 25 chilometri, con le batterie al 70%, abbiamo raggiunto San Miniato, un borgo situato su una collina, a metà strada tra Pisa e Firenze. San Miniato è famosa per il cuoio e per il suo tartufo bianco tanto da essere soprannominata “la città del tartufo”. 

Abbiamo cominciato la visita del paese dalla sua bellissima Cattedrale risalente al 1200. Una curiosità? I dischi presenti sulla sua imponente facciata rappresentano le costellazioni dell’Orsa Maggiore, Orsa Minore e Stella Polare. 

Montecastello Toscana

 

A San Miniato non bisogna perdersi poi un giro in Piazza della Repubblica, una visita alla Rocca di Federico II e un salto alle numerose botteghe artigianali che producono cuoio o dove è possibile degustare il pregiatissimo tartufo della zona. 

Dopo un pranzo al volo, ci siamo spostati a Montecastello. 

Montecastello è un paese piccolo piccolo e poco conosciuto che si trova a pochissimi minuti dall’agriturismo in cui abbiamo soggiornato. Ha catturato la nostra attenzione perché questo borgo è totalmente circondato dalle sue antiche mura. Abbiamo fatto una passeggiata tra i suoi vicoli pieni di balconcini fioriti e siamo arrivati alla Chiesa di Santa Lucia che domina con il suo imponente campanile tutto il paesino. Abbiamo fatto poi volare il nostro drone per poter ammirare il paese anche dall’alto, che spettacolo!

alloggio green: dormire in una yurta con vista alpaca e mangiare a km0

alpaca county houseEsiste un alloggio più sostenibile di una Yurta?

La Yurta è l’abitazione tipica delle tribù nomadi della Mongolia. Ha una leggera struttura in legno sorretta da crini di cavallo e lacci in cuoio, ricoperta da lana infeltrita di pecora, yak o alpaca che permette di restare caldi durante l’inverno e freschi d’estate. Oltre ad essere costruita esclusivamente con materiali naturali, la particolarità della Yurta è proprio quella di essere montata e smontata velocemente per permettere ai pastori nomadi di spostarsi con i loro greggi. In Toscana abbiamo trovato la nostra Yurta all’Agriturismo Alpaca country house, una struttura circondata da dolcissimi alpaca.

Vi consigliamo però di pernottare in questa struttura solamente se amate a tal punto la natura da accettare qualche ospite indesiderato nella Yurta (come insetti o topolini) e mettere in secondo piano il comfort e la comodità.

Durante il nostro viaggio green ci è capitato di fermarci a mangiare più volte nell’agriturismo dove alloggiavamo. Al suo interno infatti c’è un’osteria che propone menù del giorno a base di prodotti del territorio a km 0 preparati con ricette della tradizione e cotture lente.

Post suggeriti

Leave a Comment

Contattaci

Se hai bisogno di informazioni da parte nostra, contattaci pure via mail, cercheremo di aiutarti nel miglior modo possibile!

Illeggibile? Cambia il testo. captcha txt
0
toscana tenuta di SticcianoSardegna mare